Milanese (e milanista) di San Siro, classe 1964, non ho mai finito Letterature e Storia delle Antichità alla Statale di Milano, per colpa (o fortuna) di un praticantato giornalistico a soli 22 anni. Ho scritto – e continuo a scrivere – di automobili per il Corriere della Sera e la Gazzetta dello Sport, ma nel 1999 ho capito che la passione per il cibo e il vino poteva diventare un lavoro. Ho indossato per quindici anni la maglia della Guida dell’Espresso, da una decina sono passato al Gambero Rossoscrivendo nel frattempo per Gazza Golosa, La Cucina Italiana e Vanity Fair. Mi piace scoprire e riscoprire le cucine di grande personalità ma il mio menu 'comfort food' prevede un assaggio di salumi, una pasta ripiena, tanta carne alla griglia e un sorbetto il più acidulo possibile. Niente centrifugati e verdurine, insomma. Quando non scrivo, leggo: quotidiani e magazine soprattutto, bevendo un buon Campari shakerato o un Americano. Correre al parco non fa per me.