Cosa avremo sulle nostre tavole quando le risorse naturali inizieranno a scarseggiare? Come cambierà la nostra alimentazione per effetto del cambiamento climatico?
La crisi climatica e idrica sta accelerando il dibattito sull'impatto dell’alimentazione umana nei parlamenti e nelle commissioni internazionali ma anche sui giornali e nei social network. Sempre più spesso si parla infatti di cibi del futuro, di novel food come insetti, microalghe, proteine alternative, carni coltivate, spesso generando polemiche e tanta disinformazione.
Secondo la ricerca “Insect Food e Consumatori” dell’Università di Bergamo, 1 italiano su 3 mangerebbe insetti. E in effetti, nel mondo, ben 2 miliardi di persone li consumano abitualmente (fonte: FAO). Da un lato quindi potremmo essere alle porte di una nuova ondata di contaminazioni culturali, dall’altra il quadro è incredibilmente complesso, tra normative che si devono adeguare e abitudini non facili da cambiare.
Con l’obiettivo di portare avanti una conversazione costruttiva, di fare divulgazione, ma anche di soddisfare qualche curiosità, Tuorlo ha lanciato “Cibi del Futuro”, un progetto volto a esplorare l’evoluzione dell’alimentazione umana non solo da un punto di vista scientifico, ma anche culturale ed esperienziale, unendo la divulgazione di contenuti con eventi in cui si possano assaggiare queste novità e ci sia lo spazio per confrontarsi, interrogarsi e, perché no, anche divertirsi.
Foto: Camilla Zaccheo
Foto: Camilla Zaccheo
Foto: Camilla Zaccheo
Foto: Camilla Zaccheo
Lunedì 15 Maggio nella sede di House of Mediterraneo, si è tenuta la prima cena a base di Cibi del Futuro, preparata dalle esperte mani di Cheffe Chiara Pavan, del Ristorante Venissa, una stella Michelin e stella Verde, che da sempre abbraccia una filosofia in cucina che si potrebbe definire “ambientale”, prediligendo il vegetale e gli ingredienti del territorio. Il menù sarà composto da ricette preparate con farina di grilli e di vermi ma anche specie ittiche aliene che per effetto del cambiamento climatico si trovano nei nostri mari, e vari tipi di alghe e cibi fermentati.
Il tutto accompagnato da una drink list alcool free, per rappresentare le evoluzioni in atto anche nel beverage, dove sempre più persone ricercano una proposta di mixology che non sia dannosa per la salute.
In questo viaggio, Tuorlo Media coinvolgerà alcune realtà imprenditoriali che lavorano sull’innovazione e sui novel food, come Small Giants, startup che produce farine e snack a base d'insetti, Blueat di Mariscadoras, che recupera le specie aliene per limitare la loro invasività negli ecosistemi marini e ridurre l'intensità di consumo di altre specie endemiche, e Algas La Patrona, attivi nella raccolta e trasformazione di alghe. Sarà presente anche Oppure, brand di distillati non alcolici impegnato nel dare un'alternativa alcool-free, rivoluzionando il paradigma di una buona mixology.
Il risultato? Un menu futuristico, che passa da tutte queste categorie, fatto non solo per sorprendere ma anche per avvicinare nella nostra percezione questi cibi alla vita di tutti i giorni. E dunque compaiono una focaccia con farina di vermi ma anche una tartare di pesce serra, accompagnate da alghe fritte.
Ma anche due drink preparati da esperti mixologist apposta per la serata: l'Oppure Seaweed, a base di distillato Oppure e acqua tonica e arricchito con alghe, sale e rosmarino, e l'Oppure Future, con distillato Oppure e succo d'arancia e lime e una spolverata di farina di grilli e sale sul bordo del bicchiere.