Tutti pazzi per la ciliegia Ferrovia

Spoiler: c'entrano un casellante con il pollice verde e un binario su cui passavano treni carichi di “oro rosso”. E così, tra pagine lette e chilometri percorsi, il viaggio verso la festa più succosa di Puglia ha preso forma.

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Immaginate di essere comodamente sdraiati sul divano in una pigra domenica pomeriggio, immersi nel dolce far niente, quando il telefono squilla. Dall’altro capo, un inaspettato Gianvito Fanelli, maestro dell'arte di vivere la “Vita Lenta”, mi lancia una proposta che non si può rifiutare: “Vuoi venire a Conversano per Sua Maestà la Ciliegia?”

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Ora, chi direbbe mai di no a una festa di paese, soprattutto quando si tratta di celebrare la regina dell’estate? Con una valigia leggera e un cuore colmo di aspettative, mi sono messa in viaggio, pronta a macinare otto ore di treno. Sì, avete letto bene, otto ore! Ma tranquilli, avevo un libro in mano e il tempo per scoprire perché questa mitica ciliegia è chiamata “Ferrovia”.

Spoiler: c'entrano un casellante con il pollice verde e un binario su cui passavano treni carichi di “Oro rosso”. E così, tra pagine lette e chilometri percorsi, il viaggio verso la festa più succosa di Puglia ha preso forma.

Un morso di questo succosissimo frutto dalla buccia croccante. Inizia così la seconda edizione di “Sua Maestà la Ciliegia” a Conversano, dove la ciliegia Ferrovia regna sovrana e delizia da sempre con la sua irresistibile dolcezza.

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Ciliegia Ferrovia: un frutto leggendario

Si dice che tutto sia iniziato nel lontano 1934, infatti, la ciliegia Ferrovia deve il suo nome a una leggenda che narra che il primo albero di questa varietà sia cresciuto da un nocciolo casualmente gettato nei pressi di un casello ferroviario delle Ferrovie Sud Est, più precisamente nei pressi della stazione ferroviaria di Sammichele di Bari, in Puglia.

Contro ogni previsione, dal nocciolo spuntò un albero che iniziò a produrre delle ciliegie tanto succulente da far impallidire tutte le altre in circolazione. Il casellante Giorgio Rocco si prese cura dell’albero, che produsse ciliegie di qualità eccezionale. Proprio per questa vicinanza al casello ferroviario vennero denominate “Ferrovia”. Un'altra versione suggerisce che queste ciliegie, grazie alla loro capacità di mantenersi fresche per almeno una settimana, venivano trasportate su vagoni merci refrigerati verso il nord Italia e commerciate nei vari mercati del Settentrione. Da qui, il nome "Ferrovia", per differenziarle da quelle locali, indicava il mezzo utilizzato per il loro trasporto.

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Conversano: dove le ciliegie sono una cosa seria

Pittoresca e con più ciliegi che abitanti, è il reame incontrastato di questo frutto magico. Con una produzione che rappresenta il 40% delle ciliegie italiane, il paese pugliese celebra il suo gioiello con orgoglio e passione. Chiamata affettuosamente “Oro Rosso di Puglia”, ha letteralmente trasformato il suo luogo di origine in una grande festa a cielo aperto.

Nel centro storico di Conversano, per l’occasione Villa Garibaldi si è trasformata in un tempio del gusto. La giornata è iniziata con una colazione che era un tripudio di dolcezza: gelato alla ciliegia, pasticciotti, bocconotti di mandorle e ciliegie, e persino il curioso e delizioso panciliegia. La confettura di ciliegie ha fatto da ciliegina sulla torta, per rimanere in tema…e che ciliegina!

Ciliegie e ancora ciliegie, dunque, ma non solo! Perché grazie all’associazione culturale Supernove in partnership con la XX edizione della Festa delle Ciliegie, organizzato con Sapori di Conversano e Krüger e il patrocinio del Comune di Conversano si è dato vita al variopinto “Mercatino Troppo Buono”, con stand enogastronomici ricolmi di prelibatezze di produttori locali, come la meravigliosa frutta e verdura dell’Orto dalla Luna, le freschissime birre artigianali del birrificio Oi e il profumatissimo Gin Rurale fatto con Santoreggia della Murgia della Distilleria 5060, solo per citarne alcuni.

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E per gli amanti della musica folclorica, ci sono stati spettacoli di strada, artisti circensi e la fiabesca Grande Giostra in Piazza Castello. Inutile dirvi che un giro l’ho fatto anche io ed è stato un po’ come tornare bambina!

Cultura e delizie: un tour a 360 gradi

Per chi non si accontenta di sole ciliegie, c’è stata anche una visita guidata ai gioielli storici di Conversano. Dal Castello Acquaviva d'Aragona alla Basilica Cattedrale, abbiamo esplorato ogni angolo interessante della città. E come dimenticare la passeggiata tra i ciliegi carichi di frutti? Il brunch alla Masseria Moderna, a ritmo di pizzica, ha offerto una parata di sapori pugliesi: focacce, mozzarelle, orecchiette, e un sacco di altre bontà.

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La giornata è culminata in una cena sotto le stelle al Castello Marchione, un locus amoenus dove tra i migliori chef della regione hanno creato un menu da leccarsi i baffi, tutto a base di ciliegie, ça va sans dire!

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Il Menu..."Hai detto ciliegia?"

Ecco come ci hanno deliziato gli chef:

Zuppetta di ciliegie con gelato al riccio e provolone di Andrea Catalano. Un mix tra dessert e antipasto? Certo, e funzionava!

Indivia scottata con umami di ciliegie, croccante di segale e ciliegie di Donato Calvi. Chi immaginava che le ciliegie potessero essere così versatili?

Tortelli di ciliegie con ragù d’anatra, olive e alloro di Angelo Sabatelli. Ciliegie in un primo piatto? Per me è un sì!

Coniglio con barbabietola e ciliegia di Matteo Romano e Francesco Pellegrino. Ciliegie con carne? Non c’è limite alla creatività.

Dulcis in fundo...un Mediterraneo rosso ciliegia: mousse al limone, ciliegie, basilico, meringa all’acciuga, cappero e limone di Fabiano Viva. Quando pensi di aver provato la ciliegia in tutte le salse, arriva questo dessert per lasciarti a bocca aperta.

I vini selezionati della cantina di Giovanni Aiello, a cui piace definirsi enologo per amore, e i drink a tema del mitico Paolo Scialpi hanno dato il tocco finale a una giornata già perfetta.

Futuro rosso ciliegia

L’evento ha segnato l'inizio di una campagna per far conoscere la ciliegia Ferrovia e promuovere il territorio. Antonello Magistà, patron e sommelier del Pashà di Conversano, una stella Michelin, emozionato e soddisfatto, ha dichiarato:

Questa festa non è solo una celebrazione della ciliegia, ma un modo per rafforzare la nostra identità e valorizzare il nostro splendido territorio.
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“Sua Maestà la Ciliegia” ha voluto e ha saputo dimostrare come un piccolo frutto possa essere un grande catalizzatore di persone da tutt’Italia e celebrare la cultura e la tradizione di un territorio ricco di storia. Non resta che aspettare il prossimo anno, con nuove sorprese e, ovviamente, tantissime ciliegie!

Così, tra sapori, storia e un pizzico di magia, la festa della ciliegia Ferrovia ha illuminato Conversano, lasciando un piacevole ricordo e la voglia di tornare.

Arrivederci al prossimo succosissimo morso!

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