Central, la revolución agricola
La cucina del Central si fa avamposto di una rivoluzione agricola che vuole pagare tributo alla ricchezza rurale del Peru, alla sua biodiversità ed ai suoi 90 microclimi.
Quando si parla di cucina, i Peruviani sono un po' come gli Italiani.
Ce lo avete presente quel momento in cui state pranzando con la vostra famiglia e mentre mangiate parlate già del pasto successivo? Beh, se non vi è mai capitato, fatemelo sapere e vi porto a fare un giro dai miei in Sicilia.
Promesse e restrizioni da Dcpm a parte, immaginatevi un popolo che, intervistato su chi debba diventare il prossimo Presidente, risponda in massa: Gastón Acurio, lo chef che ha portato il Peru nel mondo, che per primo ne ha catalogato la biodiversità ed esaltato il ceviche.
Il complesso che ospita l’universo della famiglia Martinez a Barranco – il quartiere bohemiene della città, il quartiere delle foto di moda di Mario Testino e dell’arte contemporanea, delle ceramiche organiche del Taller Dos Rios – dall’esterno ha l’aspetto di una fortezza militare, equipaggiata di quintali di cemento, legno amazzonico e ferro. L’edificio di due piani che si erge di fronte allo sguardo degli ospiti è l’opera dell’Estudio Rafael Freyre, un blocco di pietra andina, terra desertica, rame, bronzo... Una struttura dalla solidità disarmante che sembra uscita in maniera naturale dalle viscere della terra degli Inca.