Da un calice di vino alla scoperta del territorio: dove uomo e natura sono al centro di ogni esperienza

Il valore aggiunto del turismo esperienziale è il forte elemento emozionale che ha un impatto sul ricordo. Ancora più memorabile se al centro dell’esperienza c’è il vino. E che vino!

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E’ così che dal vino, si scopre un territorio. A Cà del Moro Wine Retreat si impara sorseggiando Amarone. Ci troviamo in Valpolicella, area costituita dalle colline e dalle valli a nord della città di Verona, si estende dalla valle del fiume Adige sul suo lato ovest fino ai territori vulcanici e al lago di Garda, ed è una zona di origine controllata (DOC -DOCG). C’è poi una sotto-area, nella valle più ad est della Valpolicella, chiamata Valpantena. Il nome Valpantena deriverebbe dal latino Pantheon, cioè valle di tutti gli dèi, proprio perché conosciuta sin dall’antichità per la sua fertilità. 

E’ qui che sorge, su questo territorio ricco e prosperoso, a soli 17 km dal centro di Verona, nel cuore della Valpantena - Ca’ del Moro Wine Retreat, tra i vigneti cru e i ciliegi della tenuta, l’ospitalità firmata La Collina dei Ciliegi, un inno al turismo lento ispirato dalla natura e dal vino, che rivoluziona e trasforma il lusso discreto in un’esperienza totalizzante di benessere. Sei camere esclusive, un vero e proprio "rifugio del vino", frutto del recupero delle antiche stalle e del fienile del Borgo di Erbin, di proprietà della famiglia Gianolli fin dagli anni ’60. La struttura prende il nome da uno dei suoi abitanti storici, colui che veniva chiamato “il Moro” per i suoi particolari tratti somatici e l’intensa esposizione al sole dovuta al lavoro nei campi.

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In questo luogo si percepisce lo scorrere lento del tempo, la capacità di riappropriarsi del suo valore, assaporando ogni momento immergendosi nella natura, che è l’unica capace di farci rallentare. L’atmosfera è quella di un moderno eremo, che coniuga ruralità, modernità e sostenibilità al confort e benessere. L’attenzione ai dettagli traspare in ogni angolo della struttura, in primis dalla sua accurata ristrutturazione, avvenuta secondo gli antichi metodi costruttivi dei rifugi lessini, recuperando le tecniche di miscelazione di pietre, calci vive, legni e fibre naturali. Parliamo di una della prime strutture di wine - hospitality in Italia ad essere pluripremiate come green building e eco-resort, sia per gli interni che per gli esterni, con il progetto di interramento delle linee elettriche e telefoniche per ridurre l’inquinamento elettromagnetico e visivo, nel rispetto della salute e del paesaggio. 

Ed è così che ospitalità e vino vanno a braccetto, un connubio che vede sempre al centro la riconnessione tra natura e uomo.

Non solo vino e relax, anche il gusto vuole la sua parte. Per questo ci pensa lo Chef Giuseppe Lamanna, che grazie alla sua creatività ed esperienza, porta nel piatto tutte le caratteristiche della tradizione del luogo, valorizzando i prodotti tipici locali, prediligendo quelli del rigoglioso orto, coltivato a pochi metri dal ristorante.

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Il menu proposto dallo Chef Lamanna, pensato insieme alla compagna, sia in cucina che nella vita, Lina Maffia, racconta il territorio, la Lessina, e lo stretto legame che c’è tra l’uomo e le sue tradizioni più antiche. Un vero e proprio microcosmo culinario, in cui emergono anche i sapori delle tradizioni calabre dello Chef con quel plus di cucina che sa di casa, suscitando negli ospiti una vera e propria epifania a piacevoli momenti della propria infanzia. Ogni piatto ha qualcosa da raccontare, sia in termini di gusto che di storia. 

Ma l’experience a Cà del Moro sembra non finire mai, perché le attività proposte variano dalle degustazioni da barrique ad esperienze in e-bike, escursioni a cavallo con il fine unico di mantenere sempre il contatto tra uomo e natura.

Ultimo, ma forse il più importante, è il capitolo che riguarda La Collina dei Ciliegi, dove tutto ha avuto origine. L’azienda vitivinicola, infatti, è stata fondata nel 2010 da Massimo Gianolli, imprenditore biellese-milanese della finanza con salde radici in Valpantena. Una storia e un sogno che però nascono da molto più lontano, quando nel 1925 Armando Gianolli, papà di Massimo, nasce a Verona, una terra che non riuscì mai ad abbandonare. Al punto che negli anni 60-70, in pieno spopolamento della zona collinare della Valpantena a forte vocazione agricola, Armando inizia ad acquistare i terreni in vendita a Erbin, il borgo che lo aveva visto crescere, partire e ritornare ad ogni occasione. 

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Qui nasce l’azienda agricola della famiglia Gianolli, poi trasformata da Massimo in un’impresa vitivinicola. Oggi si parla di vera e propria impresa, 58 ettari, di cui 33 a vigneto in conversione biologica, 11 etichette suddivise in tre collezioni (Classica, Vini del Duomo, Supervalpantena), centinaia di riconoscimenti internazionali e una joint venture tra La Collina dei Ciliegi Srl e Advini SA, uno dei più rappresentativi gruppi enoici in Francia che conta 2.300 ettari di proprietà e 28 aziende tra tenute, chateaux e cantine nei migliori terroir d’Oltralpe, Sudafrica e Spagna; una partnership strategica su più fronti. Altra chicca riguarda l’esordio nel 2018 del “Club en Primeur - La Collina dei Ciliegi”, l’esclusivo circuito che raduna oggi imprenditori, manager, private banker, responsabili di fondi d’investimento e di società finanziarie, partner di studi legali, giornalisti, opinionisti televisivi e winelover interessati a investire nell’Amarone “Ciliegio” Cru Valpantena. Questa passione si concretizza nell’acquisto di una o più barrique da 225 litri di vino atto a diventare Amarone e ancora in affinamento, rappresentando un’emblematica evidenza di come il vino (in questo caso l’Amarone) sia diventato un investimento liquido.

Cà del Moro Wine Retreat si riconosce come proposta esperienziale di qualità e sostanza, sapendo offrire unicità e autenticità. A suo favore c’è la grande capacità di intrattenimento, coinvolgendo e trasformando in evasione l’esperienza con il plus che l’ospite impara qualcosa, allarga i propri orizzonti, torna a casa non soltanto con qualche bella foto, ma con il ricordo di un’esperienza emozionale ed un bagaglio culturale arricchito. Il cliente diventa il protagonista perché coinvolto nelle attività in prima persona, guidato sempre con grande professionalità, competenza e contatto con il territorio. Una formula originale, con una forte identità, ma allo stesso tempo omogenea, dove ogni cosa è coerente e connessa da un fil rouge riconducibile al binomio uomo-natura. Una proposta che racchiude l’aspetto sostenibile, enogastronomico e culturale a 360 gradi, ha la capacità di fare leva sulle passioni dei viaggiatori, con una progettazione a lungo termine per stupire i clienti positivamente attraverso uno storytelling del territorio approfondito e la creazione di occasioni fuori dall’ordinario, che incontri i gusti di un pubblico sempre più esigente e ricercato. Si sa che il viaggiatore, nonché cliente, soddisfatto dall’esperienza, è il primo testimonial di un luogo.

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