Flavio Viacava: Api, Miele, Nero e Oro

Nella campagna attorno alla città di Pietrasanta, Lucca, si trova La Piccola Fattoria di Flavio, Azienda agricola creata da Flavio Viacava, famosa per la ricotta, ma soprattutto per il miele.

Il prezioso prodotto dalle laboriose api è uno degli elementi più evocativi della cultura alimentare, denso di significati e allegoricamente caloroso, passionale e frutto di duro lavoro collettivo. Abbiamo provato a viverlo attraverso gli occhi di uno degli apicoltori più illuminati al mondo.

Come hai deciso di dedicare la tua vita alle api?

Quando ero piccolo andavo sempre dallo zio di mia madre a giocare con i suoi cavalli. Un giorno decisi di cambiare la solita strada che mi portava verso il mare, per percorrerne una secondaria. Da lontano intravidi un uomo, che lavorava su delle piccole casette, bardato con una tuta artigianale fatta da un grosso cappello di paglia e da una rete. Mi fermai di fronte al suo terreno per capire cosa stesse facendo e notandomi, mi invitò ad aiutarlo. Così indossai una protezione al volto ed iniziai. Rimasi folgorato. Quel momento segnò l’inizio della mia passione per queste creature stupende e per i loro magici doni. Tutt’oggi sono tremendamente innamorato delle api, mi sento onorato di poterle tenere e non vorrei fare altro mestiere: è come se fossero parte della mia famiglia.

Quali tipi di prodotti offri?

Le mie api ed io realizziamo tanti tipi di mieli diversi, grazie al nomadismo: le porto in luoghi speciali per dei periodi prestabiliti, dove andranno a lavorare con gli aromi che ritroviamo nei vari prodotti. Dal castagno all’acacia, dall’edera al miele di spiaggia, un millefiori caratterizzato dalla forte presenza di Elicriso, tipico del litorale toscano. Il ricordo è quello delle dune cocenti, dorate, che nei mesi estivi dialogano con la macchia mediterranea e il mare, in un quadro di suoni, colori e profumi. È come se percepissi la brezza che ti accarezza la pelle, mentre il salino pervade l’aria calda e la cadenza delle onde si fa melodia al canto delle cicale. Per chi ha vissuto tutto questo è pura memoria, pura emozione.

Il miele è, in fondo, un ingrediente molto più versatile di quanto si possa pensare, basta coglierne le diversità ed abbandonare la superficialità. Ogni prodotto è diverso, unico nella sua particolare fragranza e nell’adattarsi ad un uso specifico. Come si può paragonare un tiglio ad un arancio e generalizzare con “miele”? Da millenni apprezziamo questo ingrediente altamente benefico, consumandolo come medicinale, condimento, conservante naturale e base per bevande alcoliche. Saperlo utilizzare è molto importante.

Cosa rende le api così speciali per te?

Tutto. Sono straordinariamente sorprendenti.

Penso sempre a quanto l’uomo dovrebbe imparare a livello di coesione, di unità di intenti. Sono in grado di riparare, costruire e produrre, con estrema compostezza ed organizzazione, mantenendo la propria casa pulita, pur avendo un numero impressionante di coinquiline. Si agisce in sintonia, con uno scopo comune, dividendo il lavoro per sollevare il singolo dalla fatica eccessiva, costruendo un modello sociale per loro altamente funzionante.

Uno degli aspetti più affascinanti rimanda al potere di mummificare gli intrusi: quando un ospite non gradito di grossa taglia entra all’interno dell’alveare e viene ucciso, spesso risulta troppo pesante o ingombrante per poter essere trasportato fuori. Allora, allo scopo di mantenere salubre l’ambiente, le api lo mummificano con la propoli, sostanza sterilizzante e resinosa che raccolgono dalle gemme di alcune piante, proteggendo l’alveare. Resto ogni giorno stupito dalla forza di questi piccoli giganti, mi chiedo spesso come riescano a fare tutto quello che ottengo e vendo. Devo molto a loro.

Cosa possiamo fare per queste api tanto importanti?

Sappiamo bene come le api siano in grave pericolo, e non sono le sole. L’intensificazione dell’agricoltura, il passaggio a monocolture non biodiverse ed il barbarico utilizzo di sostanze chimiche stanno determinando una moria devastante, traumatica per il pianeta Terra. Molti insetti sono infatti base fondante del funzionamento di svariati ecosistemi.

Dobbiamo limitare necessariamente l’utilizzo di questi ripugnanti veleni ed inserire, capillarmente, piante ospitali ai nostri amici impollinatori. Vi sono molte iniziative oggi a riguardo e tante possono anche essere realizzate da casa, con un minimo sforzo. Tutto deriva da una consapevolezza a monte del problema, dalla responsabilità dei compratori, nostra.

Prendiamo, da questi teneri esseri, ogni goccia di sudato ed incessante lavoro e dovremmo almeno cercare di preservarli, sia per nostra convenienza che per onestà morale e ringraziamento.

L’Ape ha, da sempre, assunto altissimo valore simbolico e spirituale. Rappresentazione vivente di divino volere, di essere curativo, di semplicità poetica legata alla delicatezza dei fiori. E così i frutti della sua impassibile operosità diventano fonte di nutrimento, di rassicurazione, di godimento e di salute. La purezza dei mieli della Piccola Fattoria rispecchia l’amore di Flavio per le sue api, lo stesso amore vitale che si ritrova nello sguardo che rivolge alle sue mucche, di intesa, affetto e profondo rispetto. Hanno gusto e profumo intensi e naturali, pervasivi ma disarmanti nella loro semplicità. Donano respiro, ricarica, energia e forza positiva. Il colore e la consistenza ne accentuano la rarità, quasi fosse un antichissimo tesoro appena scoperto. O riscoperto. Già, perché certi gesti, certe conoscenze, le abbiamo dentro da sempre: era necessario spingerci verso un’era di sterili prodotti senza sapore e senza anima per capire quanto ci mancassero, quanto ci mancasse la vita; per scollarci dalle nostre giornate immersive e cercare il guizzo naturale, la potenza dell’ovvio, del banale, del reale, dell’evidente; per tornare a capire come, tra balzi tecnologici impressionanti, si riesca ancora a meravigliarci di fronte ad un minuscolo, soffice insetto nero e giallo ed al suo delizioso oro.