Barbabietola o Beaujolais? Gli strani “vini” vegetali del Twins Garden di Mosca
Abbiamo chiesto agli chef di raccontarci questo mondo inesplorato e per certi versi controverso, legato ad un’interpretazione unica del "vino", se di vino parliamo.
"È essenziale svelare tutto il potenziale di un ortaggio" è il motto dei fratelli Beresuzkiy gridato dal palco della conferenza Gastromasa dello scorso anno, poco prima di presentare la loro originale interpretazione dei tipici sapori russi, mentre mostravano come l’acqua nei suoi vari stati (liquido, solido o gassoso) è in grado di concentrare e esaltare sapori a noi familiari. Ad esempio usano il vapore per rimodulare il sapore dei funghi pleurotus: fanno restare per sette giorni i funghi in una vaporiera con brodo di granchio, in modo che aumentino di volume e assorbano l’aroma del granchio fino all’ultima goccia.
Questi chef sono i proprietari di uno dei ristoranti più ambiziosi in Russia, il Twins Garden, attualmente al 19° posto della classifica dei 50 migliori ristoranti del mondo. Dopo aver affinato la loro arte nelle cucine più importanti al mondo, come El Bulli e Alinea, i due fratelli ora si stanno dedicando alla riscoperta degli autentici sapori russi, puntando sulla scienza per reinterpretarne il lato vegetale.
Ingredienti locali usati in modo sapiente e creativo rimangono al centro della loro offerta gastronomica, e circa la metà dei prodotti impiegati proviene dalla loro azienda agricola. Quest'anno, Twins Garden è diventato il primo ristorante in Russia ad entrare nella classifica We're Smart World, posizionandosi tra i primi 13 migliori ristoranti di cucina vegetariana e vegana del mondo.
Un aspetto particolarmente interessante della loro filosofia è la dedizione con cui cercano di catturare ed esaltare l’umami delle verdure, e una delle risposte più interessanti di questa sfida è la produzione del loro “vino" vegetale.
Abbiamo chiesto agli chef di raccontarci qualcosa di più proprio su questo mondo inesplorato e controverso, legato ad un’interpretazione unica del vino, e di raccontarci alcune delle loro ultime creazioni.