Se pensiamo che “il Braulio”, di molti fedele compagno delle digestioni post cenoni natalizi, nasce da una piccola farmacia nella via principale della città di Bormio quasi 150 anni fa, fa un po’ effetto pensare che questo amaro invecchiato sia oggi l’ambasciatore italiano del territorio alpino, raccontando in un sorso tutto il sapore della sua balsamica terra.

Per fare un amaro, bisogna essere un po’ alchimisti e un po’ sognatori, soprattutto se si mantiene inalterata una ricetta segreta dal 1895.

Abbiamo incontrato Edoardo Peloni, terza generazione in casa Braulio e Maestro Distillatore, che, con un alone di leggenda e mistero, ci racconta una storia unica, radicata nel territorio, dove si respira la passione con cui viene creata ogni singola bottiglia di Braulio, l’amaro dello Stelvio.

In questo labirinto visionario, dove il tempo rallenta e la magia avvolge, si custodiscono ben 1116 botti di legno di rovere di Slavonia, che racchiudono una miscela di quattro erbe principali della ricetta di Braulio: genziana, ginepro achillea e assenzio…e poi la purezza di quell’acqua che sgorga direttamente dallo Stelvio!

Ci addentriamo a Casa Braulio inconsapevoli di iniziare un vero e proprio viaggio di scoperta, in cui la fusione tra spazi e tecnologie interattive si fondono, guidandoci in un “trip” immersivo in cui il tempo rallenta e ogni momento riesce a essere goduto appieno.

Un’esperienza sensoriale arricchita da installazioni luminose, a cui segue un laboratorio delle erbe, un luogo ricco di magia e meraviglia, che esplora l’affascinante figura dell’alchimista e svela quasi tutti i segreti che si celano nella realizzazione dell’amaro. Il tour si conclude con una vera e proria verticale di degustazione di Braulio, assaporando il suo inconfondibile sapore alpino.

https://www.amarobraulio.com/it-it/casa-braulio/