Un’area remota delle isole Fær Øer, col suo clima rigido, è precisamente il posto che il giovane chef Poul Andrias Ziska ha scelto per le sue meravigliose creazioni utilizzando solo pesce e uccelli selvatici procacciati eticamente nei dintorni del ristorante. L’uso delle tecniche tradizionali delle Fær Øer unito alla sua audacia attraggono i gourmand da tutto il mondo. È un posto incantato che può esistere solo alle isole Fær Øer, ammantate di prati verdi dove pascolano spensierati i pochi animali residenti. Con un documentario in uscita e il progetto, recentemente annunciato, di spostare il Koks a una nuova, definitiva, location, abbiamo incontrato Poul per sentire la sua visione delle cose.
Il Koks ha sempre seguito la via della sostenibilità.
Penso che il nostro sia il massimo dell’agire sostenibile, utilizziamo solo quello che è disponibile sull’isola. Il concetto di sostenibilità cambia in base al luogo del mondo in cui ti trovi. Noi non siamo diventati sostenibili ora che è di moda esserlo, siamo sempre stati così: ci focalizziamo su ciò che abbiamo attorno, usiamo pesce pescato con la lenza, uccelli selvatici come la pulcinella di mare, la sula o la procellaria e pecore selvatiche. Non abbiamo animali allevati.
Gestire la pressione per essere uno chef più etico.
Comprendo questo trend e spero che evolva, è la cosa giusta da fare, ma noi siamo così dal giorno in cui abbiamo aperto. Il solo fatto di essere locali è una scelta etica. È facile? Le isole Fær Øer sono molto piccole e la pesca è l’attività produttiva principale. Il pesce e i frutti di mare formano il 90% del nostro menu. Ora che la questione etica è stata sollevata in tutto il mondo ed ho potuto riflettere sul nostro lavoro, ritengo che quanto noi facciamo sia etico.
La cultura alimentare nella mentalità locale
La cultura alimentare nelle isole Fær Øer è molto antica e tuttora molto sentita. Molto ristoranti dell’Europa del nord vogliono riscoprirla e cambiarla. Noi usiamo ancora tecniche ancestrali come la fermentazione senza sale. Il termine Raest significa “fermentato”. L’agnello viene macellato e tenuto all’aria per 8 mesi con solo 2 ingredienti: il vento carico di sale proveniente dall’Oceano, e il capanno fatto con listoni di legno che consentono all’aria di fluire. Questo gusto rappresenta il territorio delle isole Fær Øer. In misura minore utilizziamo anche la salatura e l’affumicatura, ma davvero in poche occasione perché qui non ci sono alberi. La fermentazione all’aria aperta resta la tecnica principale.
Modi moderni di mangiare il pesce
La qualità del prodotto è eccellente, ma qui manca l’abilità nel cucinare e la creatività. C’è una regola: quando prepari il pesce con le patate, se le patate sono pronte allora lo sarà anche il pesce. C’è un sapore inconfondibile che proviene dai venti locali carichi di sale, ma questo può anche perdersi. Per esempio la procellaria viene salata e poi cotta in acqua bollente per 2 ore. Noi invece utilizziamo il petto e lo rosoliamo leggermente, in modo da mettere in risalto il gusto dell’ingrediente al naturale.
Cambiamento culturale?
Penso che stiamo cambiando la percezione della nostra cultura gastronomica e a lungo termine questo può contribuire a un’evoluzione di più ampio respiro. Ciononostante, la gente è orgogliosa di ciò che siamo oggi. Il cibo delle isole Fær Øer è consumato nella vita quotidiana ma non è un qualcosa che offriresti a un ospite, non serviresti un merluzzo salato ed essiccato, ne proporresti piuttosto uno fresco. Il merluzzo fermentato è un esempio.
Noi fermentiamo il merluzzo all’aria aperta, lo serviamo con le patate - generalmente le usiamo per accompagnare qualunque pietanza - e lo condiamo con una salsa di interiora d’agnello, che vengono lavate e appese a fermentare per sei settimane per poi essere macinate. Il sapore che si ottiene ricorda il blue cheese, e questo può essere un gusto un po’ impegnativo da accettare per persone non abituate. Quando abbiamo iniziato, il nostro approccio moderno alla cucina non era il benvenuto. Porzioni piccole e piatti grandi venivano considerati strani. Ora il ristorante ha 10 anni e noi stiamo ottenendo un grande riconoscimento soprattutto dall’estero e questo sta portando anche la gente locale ad apprezzarci.
Puoi trovare le uova solo per sei giorni all’anno.
Le uova della procellaria sono raccolte a Lonin, sulle isole Fær Øer, e sono disponibili solo sei giorni all’anno. Devi arrampicarti su scogliere alte dove gli uccelli fanno il loro nido. Le uova di sula invece sono disponibili solo un giorno all’anno e riusciamo a raccoglierne circa 30. Bisogna visitare il ristorante alla fine di agosto per trovarle nel menu. La fine di agosto è anche il periodo giusto per il maccarello, mentre il merluzzo arriva un po’ più tardi. Il vero sapore delle Fær Øer si può ritrovare nei cibi fermentati: pesce bianco, scorfano atlantico grasso.
Noi proponiamo una nostra interpretazione del piatto tradizionale. Lo prepariamo con le patate e la salsa di interiora d’agnello fermentate che è molto ricca e ha un sapore molto forte. Viene servito in una bowl con purè di patate sul fondo, intestino d’agnello mescolato col pangrattato, mentre il pesce cotto e surgelato viene sfilettato e gratinato, giocando tutto sul gusto piuttosto che sulla consistenza. il tutto è accompagnato con una salsa al formaggio che si abbina bene con gli elementi fermentati, che richiamano il gusto pungente del blue cheese. Ecco, questo è un mio stilema.
Preferisco che gli ospiti arrivino qui senza particolari aspettative, quindi non amo avere un signature dish. Mi piace che gli ospiti siano all’oscuro di ciò che mangeranno. Il nostro menu comprende 19 portate quindi hai molta varietà e puoi provare diversi abbinamenti.