La chef di Hiša Franko in Slovenia, dopo un anno di chiusura, firma un nuovo menu e alza ancora più in alto l’asticella del salto. Cosa dobbiamo aspettarci ancora, in futuro, da questo talento della cucina mondiale?
Saltava già in alto, più di tutti, quando nel 2017 venne incoronata World’s Best Female Chef, che tradotto significa sedersi sul posto più alto che più in alto non si può. Sei la migliore chef donna del mondo, tra tutte. Però poi mica ti puoi fermare. L’anno scorso arrivano direttamente le due stelle della rossa Michelin e il ristorante Hiša Franko si posiziona al 38esimo posto tra i primi 50 migliori del mondo.
Poi arriva il lockdown, e Hiša Franko si ferma per un anno intero. Il motore della cucina, però, non si spegnerà mai e continuerà a correre verso tanti altri progetti. Fino ad arrivare ad oggi, alla riapertura del ristorante proprio fuori dal piccolo villaggio di Kobarid, Caporetto.
Venti portate che ti tolgono il respiro, perché è come salire sulle montagne russe, sali e scendi, una mitragliata di sapori e contrasti, cuore in gola, poi di nuovo giù per ritornare su, fino alla fine.
In questo pezzo non abbiamo fatto e nemmeno faremo la solita critica di ogni portata, non descriveremo nemmeno un piatto.
Ps.: Ana Ros, in questo anno di fermo, ha sostenuto decine di produttori della Slovenia. Con il lockdown è crollata l’intera catena alimentare a causa della chiusura di scuole, asili nido, ristoranti e bar. Gli agricoltori erano davvero in difficoltà. A questo punto il team ha utilizzato le proprie conoscenze per trasformare prodotti come latte locale, ricotta e carne in una linea di prodotti gourmet, per la catena più importante di supermercati sloveni, Tûs. Il progetto, che porta il volto sul packaging di Ana Ros, è stato un successo, vendendo più di 300 mila prodotti.