Sin dal primo giorno, il viaggio e l'esplorazione delle meraviglie del mondo come mezzi di conoscenza sono stati il fulcro della nostra missione. Attraverso l'Italia e oltre, abbiamo svelato le perle più preziose del pianeta, raccogliendo un tesoro di riflessioni personali lungo il cammino. Persone affascinanti, luoghi incantevoli, culture avvincenti e, naturalmente, i piatti più deliziosi hanno plasmato il nostro percorso. Queste esperienze hanno arricchito le nostre menti: alcune si sono integrate nei nostri racconti abituali, mentre altre persistono nella nostra memoria.
Ora è giunto il momento di dare voce a queste gemme grezze, trasformando le nostre annotazioni di viaggio nelle protagoniste delle nostre storie. Vogliamo condividerli con voi, affinché possano ispirarvi e accendere la vostra creatività, portando alla luce le rivelazioni di quegli incontri avvenuti durante i nostri viaggi. È con questo spirito che presentiamo le nostre parole mensili di ispirazione, una sorta di compilation dei nostri viaggi.
In questo mese in particolare, dirigiamo la nostra attenzione verso le risorse naturali: la base fondamentale della vita sul nostro pianeta. Esse costituiscono non solo la fonte della vita stessa, ma anche la base stessa del nostro pianeta. Vogliamo mettere i riflettori su coloro che dedicano le loro vite a preservare ciò che è essenziale per la vita, coloro che coltivano e si prendono cura dei beni più vitali del nostro mondo.
Le parole sagge di Vandana Shiva ci guidano in questo viaggio:
Il cibo che nutre i nostri corpi dipende da un suolo sano, da acque fresche e da aria incontaminata. Queste sono le nostre preziose risorse naturali, e vogliamo presentarvi una selezione speciale di luoghi, prodotti e persone straordinarie che stanno facendo la differenza nel preservare e prendersi cura di queste risorse nelle loro comunità. Dai remoti angoli del globo alle fitte giungle urbane, vi estendiamo un invito a immergervi in racconti intrisi di impegno, passione e dedizione a un obiettivo condiviso: la salvaguardia delle risorse che costituiscono un'eredità inestimabile.
I giardini di Borgo Santo Pietro
Seguendo lo chef Hagen attraverso i lussureggianti giardini di Borgo Santo Pietro, sono stata catturata dalla visione spettacolare e dalla bellezza curata con meticolosità. Ogni passo svelava nuovi scenari e nuove delizie, creando l'impressione di un paesaggio bucolico senza limiti.
L'etica che permea l'intero progetto è incentrata sullo sviluppo armonioso con l'ambiente naturale, pertanto non sorprende la conquista della Certificazione Biologica per le attività agricole della coppia fondatrice, danese di origine ma toscana di adozione.
L'uso di interventi biologici è ridotto al minimo, in aiuto solo quando una varietà è minacciata da una potenziale perdita totale. Il resto è affidato all'osservazione attenta e alla vasta conoscenza accumulata nel tempo.
Le piante che hanno dimostrato una genetica superiore vengono selezionate con cura per la raccolta dei semi, diventando così il nucleo per la successiva generazione di colture. Questo processo non solo garantisce la sopravvivenza delle specie, ma enfatizza l'impegno costante per preservare l'equilibrio ecologico e l'integrità del suolo in questa vasta tenuta di 270 acri.
Borgo Santo Pietro si erge non solo come un luogo di bellezza, ma anche come un esempio tangibile di come la cura meticolosa e l'etica ambientale possano coesistere in perfetta armonia.
Complessivamente, la ricchezza naturale di Borgo Santo Pietro è alimentata da una straordinaria varietà di 200 specie di verdure e 50 erbe aromatiche, che fungono da cuore pulsante per i ristoranti e il relais.
Tutto ciò è reso possibile grazie alla mente instancabile di Mrs. Throttrup, una fonte inesauribile di creatività e idee innovative. Le sue visioni hanno preso vita nella tenuta, culminando nel lancio di una straordinaria collezione di prodotti per la cura della pelle chiamata Seed to Skin, che sfrutta il potere dell'erbologia direttamente dalle piante del giardino di erbe della tenuta, che si estende per 6 acri.
Le attività che si svolgono a Borgo Santa Pietro sono così ampie e diversificate che è inevitabile porsi la domanda: cosa non si fa in questo luogo straordinario?
Oltre agli orti e ai giardini più formali, la tenuta è il rifugio di galline felicemente pascolanti, pecore, api e addirittura alpaca. La ricchezza di vita selvatica completa il quadro, regalando agli ospiti sorprese inaspettate durante le passeggiate attraverso la tenuta. Vecchi alberi, testimoni di generazioni, offrono i loro frutti, mentre un possente maggiolo e un antico pero selvatico, piegandosi con eleganza sopra i pollai, aggiungono un tocco di maestosità.
Un dettaglio che sottolinea l'unicità di Borgo Santo Pietro è il pero selvatico centenario, un tesoro prezioso e l'unico della sua specie ancora presente nel territorio di Chiusdino. Questo fatto evidenzia la singolarità e la particolarità intrinseche a questo luogo, rendendolo un'esperienza non solo di lusso e comfort, ma anche un viaggio attraverso la storia e la rarità della natura.