Vacanze in barca? La dolce vita mediterranea passa anche dalla cambusa

Con oltre 7000 km di costa naturale, dove tratti rocciosi e frastagliati si alternano a dolci litorali sabbiosi, l’Italia è senza dubbio un’allettante meta turistica. Se nei vostri sogni c’è un viaggio itinerante, perché non considerare una barca?

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Con l’arrivo dell’estate cresce la voglia di andare in vacanza e complici le infernali temperature registrate nelle ultime settimane (c’è ancora qualcuno che non crede al cambiamento climatico?) non sono pochi gli Italiani che cercano refrigerio al mare, da sempre irrinunciabile destinazione estiva. Mentre timidamente riprendono i viaggi all’estero, il Bel Paese si conferma la meta preferita dai nostri connazionali, come rileva anche una survey del Centro Studi Touring Club Italiano: il 73% sceglierà una località domestica e di questi quasi la metà andranno al mare, possibilmente verso luoghi pochi noti e affollati, per una vacanza rilassante orientata alla riscoperta delle bellezze naturalistiche nostrane. Turismo lento e locale, ecco il trend dell’estate 2022!

Con oltre 7000 km di costa naturale, dove tratti rocciosi e frastagliati si alternano a dolci litorali sabbiosi, un ricco patrimonio insulare e una posizione privilegiata nel cuore del Mar Mediterraneo, l’Italia è senza dubbio un’allettante meta turistica. Se nei vostri sogni c’è un viaggio itinerante all’insegna della libertà e a stretto contatto con la natura, perché allora non organizzare una vacanza in barca? L’occasione è ghiotta per navigare verso isole meno battute dal turismo di massa, come Capraia, Stromboli, Favignana, Procida…

Non vedete l’ora di partire ma non avete mai messo piede su una barca? È giunto il momento di rimediare! Da un paio di anni a questa parte il boom delle vacanza in barca è esploso, fino a diventare un vero e proprio trend che non sembra destinato a retrocedere. In famiglia, con gli amici, in coppia o per i più avventurosi anche da soli (un imbarco alla cabina è un ottimo modo per fare nuove conoscenze e magari anche stringere nuove amicizie), una vacanza in barca è sicuramente un’esperienza indimenticabile. Sarete cullati dalle onde, circondati da mille sfumature di blu e rinfrescati dal vento, che nel caso di un’imbarcazione a vela sarà anche la vostra principale forza motrice (così ci guadagna l’ambiente oltre che il vostro portafoglio!).

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Occhiali da sole, crema solare (sea friendly, naturalmente!) e costume, in barca non serve molto altro, ma prima di mollare gli ormeggi è fondamentale organizzare una buona cambusa, ovvero le riserve di cibo e bevande necessarie per sfamare ospiti ed equipaggio. Partiamo da queste ultime: mantenere un buono stato di idratazione è fondamentale per affrontare la calura estiva, quindi è bene fare scorta di bottiglie o taniche d’acqua, soprattutto se non si dispone di un dissalatore, che consente anche di rabboccare le riserve idriche necessarie per docce, sanitari, rubinetti e lavandini e, se presenti, anche per lavatrice e lavastoviglie. Un frigorifero, più o meno grande, o una ghiacciaia sono sempre presenti a bordo, permettendovi quindi di tenere in fresco sia l’acqua che delle birrette e qualche bottiglia di vino, con l’accortezza di organizzare al meglio gli spazi.

Stivate le bevande e messo in fresco quel che serve, è il momento di pensare ai pasti: dalla colazione alla cena, senza trascurare spuntini golosi e tutto il necessario per aperitivi semplici ma sfiziosi, da gustare di fronte a tramonti mozzafiato. In barca è utile avere un po’ di tutto, quindi prendetevi del tempo per fare una spesa essenziale ma abbastanza varia, senza tralasciare qualche ingrediente fantasioso che possa aggiungere un tocco di originalità alle vostre ricette. Non dimenticate i condimenti base e le spezie e una o due piantine di erbe aromatiche da tenere in cucina: ravvivano l’ambiente e arricchiscono di sapore le insalate e i sughi freschi.

In estate cresce la voglia di gustare piatti a base di pesce e una vacanza in barca è senza dubbio l’occasione perfetta per portare in tavola tutto il sapore del mare.

Dimenticatevi però le orate d’acquacoltura, le scatolette di tonno sott’olio e i merluzzi surgelati da supermercato: i prodotti ittici si acquistano al momento e direttamente dai pescatori locali.
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Il più delle volte saranno loro a farsi notare, passando di barca in barca e proponendo a gran voce il pescato del giorno, naturalmente freschissimo, stagionale e di ottima qualità, oltre che a chilometro zero! L’unica eccezione potrebbe essere un vasetto di acciughe salate che, leggenda marinaresca vuole, insieme a una fetta di pane siano l’ideale per affrontare il mal di mare. Provare per credere, ben che vada vi torneranno utili per arricchire di sapore qualche ricetta.

Frutta e verdura possono essere acquistati in modeste quantità prima della partenza e riassortiti ogni volta che se ne presenta l’occasione, ancora meglio se presso i fruttivendoli locali che spesso offrono anche uova fresche di pollaio, olive nostrane, miele dei piccoli apicoltori locali, capperi sotto sale, origano selvatico e altre specialità del territorio. La maggior parte della frutta e della verdura si conserva benissimo a temperatura ambiente, purché in luoghi areati e lontani dalla luce diretta del sole. Una cassetta di legno, un cesto di vimini o le più classiche retine da appendere in cucina o in dinette sono l’ideale per garantire lunga vita ai vostri vegetali. Se però volete gustare una fetta di anguria fresca, meglio farle spazio in frigorifero o in ghiacciaia qualche ora prima!

Gli alimenti secchi come fette biscottate, pane in cassetta e biscotti, pasta, riso e altri cereali, crackers e grissini possono essere acquistati in quantità generose e conservati in stipetti e gavoni insieme a vasetti di marmellata e altre conserve. Gli alimenti altamente deperibili come latte, yogurt e formaggi, carni e salumi andranno invece in frigorifero o in ghiacciaia e per garantirne la massima freschezza è buona norma acquistarli di volta in volta, in base alle necessità e al menù prestabilito. Un’attenzione particolare meritano le uova: a meno che non vogliate una frittata, conservatele con cura nei loro contenitori portauova!

L’ambiente in barca è molto umido, quindi fate regolarmente un check delle vostre scorte alimentari e ricordatevi di sigillare con cura le confezioni aperte, soprattutto quelle dei prodotti da forno che oltre a perdere la freschezza potrebbero anche ammuffire. Ne sapevano qualcosa i marinai d’un tempo, la cui alimentazione era costituita in massima parte dal così detto biscotto, un pane secco dalla consistenza particolarmente densa e corposa.

Era così chiamato perché veniva cotto due volte, allo scopo di eliminare quasi del tutto l’umidità e di ritardare il più possibile lo sviluppo di muffe e vermi. Pensate che all’epoca della Serenissima Repubblica di Venezia esistevano dei forni esclusivamente dedicati alla produzione di questo alimento e se, per colpa o dolo, il prodotto si alterava nel tempo il fornaio responsabile veniva condannato a pene durissime, come dieci anni di carcere o cinque anni di servizio forzoso su una galera. Il biscotto veneziano era molto pregiato, essendo lungamente e facilmente conservabile, tanto è vero che nel 1821 vennero trovati a Candia alcuni magazzini abbandonati dai Veneziani nel 1669, contenenti vasti depositi di questo prodotto ancora in discreto stato, nonostante fosse trascorso più di un secolo e mezzo!

Ma state tranquilli, nessuno vi metterà alla gogna se avrete lasciato aperta una confezione di frollini e l’indomani saranno meno friabili! Le frequenti occasioni per scendere a terra saranno il momento ideale per rimpolpare le vostra dispensa e già che ci siete anche per concedervi una cena rilassante nei molti ristorantini che ravvivano la costa. Approfittatene dunque per vivere un’esperienza enogastronomica a tutto torno e per immergervi ulteriormente nelle atmosfere dei luoghi visitati via mare.

Ormai è tutto pronto, non resta che mollare gli ormeggi e iniziare a navigare: isole sconosciute e nuovi porti vi attendono! Vi auguriamo un’estate di turismo rilassato e di cucina genuina, alla riscoperta delle bellezze del nostro Mar Mediterraneo, luogo d’incontro di molteplici culture e tradizioni gastronomiche tutte da gustare.

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