C2C FESTIVAL: la città sabauda diventa capitale dell’avant-pop
Torino, come ogni anno, diventa la capitale dell’elettronica e si anima di un’energia elettrizzante, dove avanguardia, cultura pop contemporanea, produzioni interdisciplinari tra musica, arte, tecnologia e indipendenza culturale si fondono.
Stiamo parlando della ventunesima edizione del C2C Festival, che si apre al tema del mondo/el mundo/the world. Perché proprio il mondo? Una fortunata analogia con il Ventunesimo Arcano dei Tarocchi, il numero 21 come sintesi, una carta che corrisponde al complesso del manifestato, ovvero al mondo spaziale, riflesso di un’attività creatrice permanente. Nell’immagine allegorica di questo Arcano tale idea corrisponde alla figura di una fanciulla che corre con una bacchetta in ciascuna mano all’interno di una ghirlanda, circondata a sua volta dal quaternario cosmico o tetramorfo. Le bacchette sono simboli della polarizzazione, che dà impulso al movimento circolatorio in tutto il cosmo. Il Dizionario dei Simboli di Adelphi è rivelatore e la direzione del Festival, con Sergio Ricciardone in pole position, non perde l’occasione di intrecciare più mondi in divenire. Così come allegoricamente fa anche la musica.
Quattro giorni di grande fermento in città, tra musica, performance, conversazioni e 35.000 partecipanti previsti da 40 nazioni da tutto il mondo.
Evento ormai di fama Europea consolidata che non ha più bisogno di grandi presentazioni, racchiude in giorni una line up da capogiro: 36 gli artisti che si esibiranno, di 20 nazionalità, 31 gli show, 15 le esclusive italiane, 10 i debutti. Tra musica pop avanzata, r&b, elettronica, rock, sperimentale, rap, jazz, post-punk: Avalon Emerson, Caroline Polachek, Evian Christ, Flying Lotus, Hagop Tchaparian, King Krule, Lucrecia Dalt, Marina Herlop, Model/Actriz, Moodymann, Nick León, Overmono, Rachika Nayar, Slauson Malone 1, Space Afrika, Spiritual Sauna, Stenny, Tiga, Two Shell, sono solo alcuni degli artisti sul palcoscenico torinese.
C2C Festival 2023 è quasi sold out: avrà luogo dal 2 al 5 novembre il Festival musicale indoor più grande in Italia, inserito per il secondo anno consecutivo dall’autorevole testata musicale Pitchfork nella lista dei 30 migliori Festival dell’anno.
Agli albori dell’evento, ventuno anni fa, il Festival era itinerante, a questo infatti deve il suo nome, si andava di club in club e si coinvolgeva capillarmente tutta la città. Con il passare degli anni e con la crescita esponenziale riconosciutagli a livello mondiale, il Lingotto è diventato il suo tempio.
Oltre al Lingotto in una veste semrpe inedita, tra le varie location si inseriscono le magnifiche OGR Torino, e il Teatro Regio che ospiterà C2C Talks, un palinsesto di incontri per riflettere sulle tendene musicali del momento, e non solo.
Sedi che sono diventate ormai luoghi iconici d’incontro per il mondo della musica, dell’arte, della gastronomia e della tecnologia, dove artisti, chef, musicisti, startupper e imprenditori trovano terreno fertile per esprimersi e tessere nuovi intrecci!
Oltre alla musica, non mancheranno esperienze gastronomiche su cui abbiamo già puntanto gli occhi (e la gola!). Per scaldare i motori e non farsi cogliere da un calo di zuccheri durante questa full immersion musicale, una piccola parentesi con qualche consiglio della redazione su dove mangiare e bere durante il C2C:
- Lingotto:
Se siete arrivati fin qui e un languorino vi coglie, dopo tutta questa musica, ecco dove andare a mangiare qualcosa di buono e sfizioso nei paraggi del C2C:
Ci pensa Eataly - tra i partner dell’evento - a proporre sempre una vasta scelta di opzioni golose, direttamente dalla cucina del mercato. Per chi invece avesse voglia di qualcosa di più tipico, all’interno dell’Enoteca di Eataly Lingotto, fanno da padrone i classici piemontesi da Giù da Guido, il bistrot della famiglia Alciati: plin, tajarin, vitello tonnato e tanti piattini da condividere.
Per i più assetati, invece, c’è 100 Vini e Affini, dove sono i cocktail i protagonisti indiscussi, e l’aperitivo con tapas e stuzzichini per deliziare il palato.
- OGR Torino:
In questa affascinante realtà post-industriale rimessa a lucido, non si può che lasciarsi trascinare, oltre che dalla musica, anche dalla sua offerta gastronomica all day long.
Snodo è il luogo ideale per tutte le ore del giorno, dalla colazione al pranzo sfizioso nel social table, dall'aperitivo open air alla cena casual o più raffinata, passando dai cocktail ben accompagnati da finger food, preparati con prodotti del territorio, ispirati dalla mentore Mariangela Susigan.
- Torino Centro:
Baladin, locale omonimo dello storico birrificio di Teo Musso - anch’esso tra i partner del C2C 2023 - è un po’ come il Paese delle Meraviglie per gli amanti della birra. Una proposta gastronomica interessantissima per soddisfare davvero tutti i gusti.
Da Cianci Piola Caffè, un porto sicuro, la trattoria torinese per eccellenza, piatti piemontesi della tradizione senza fronzoli. Spoiler: non prendono prenotazioni e non bisogna avere fretta nell’aspettare il proprio turno!
Non solo musica dicevamo, infatti, il programma di C2C Festival si completa con C2C Talks ,che animerà le ore diurne di sabato 4 novembre, in cui ci sarà l’occasione per riflettere sulla musica e sulle culture contemporanee attraverso workshop e conversazioni con artisti, giornalisti, curatori e scrittori.
Con il ventennale, C2C ha voluto lanciare un messaggio simbolico, introducendo un nuovo simbolo, una figura alata, che rappresenta l’urgenza di rimettere al centro il futuro dei corpi, la loro libertà, la necessità di aggregazione, la danza, l’educazione all’ascolto.
L’attesissimo Festival è una vera e propria forza per la città sabauda, che, per tutto il weekend, sarà in fermento e sarà pronta a far vivere un’esperienza unica fra gastronomia, arte e musica!