Arrivati a Zaragoza, ci siamo fiondati immediatamente nella zona più conosciuta della città per il tapeo, il momento in cui, come un rituale, si va di bar in bar a mangiare e bere a suon di tapas, ne “el Tubo”, un incrocio di 4 o 5 vie lunghe e strette (proprio come tubi) costellate da ristoranti e bar con le migliori proposte gastronomiche della città! Le abbiamo assaggiate davvero tutte, dalle crocchette di Doña Casta, tra le migliori di Spagna, alle sardine di Bodegas Almau o il famoso cordero della Ternasca, per poi lasciarsi stupire dai funghi fantasmagorici de El Champi. Qui ogni bar ha la sua specialità e ne va davvero fiero!
Il nostro tour prosegue raggiungendo una delle altre due province dell’Aragona che è Teruel, leggendaria grazie alla celebre storia degli amanti (un po’ come Verona e i nostri Romeo e Giulietta), conserva angoli pieni di fascino, come la centrale piazza del Torico, dove ovviamente non ci siamo fatte mancare il momento del tapeo. Qui spicca qui in tutto il suo splendore lo stile mudejar, che è stato dichiarato Patrimonio dell’umanità. Ma torniamo alle tapas, l’ingrediente principale della gastronomia di Teruel è il maiale, dal quale si ricavano anche insaccati ed eccellenti prosciutti con Denominazione di Origine Jamón de Teruel.
Per quanto riguarda i vini, l’itinerario è assai ricco di varietà di uve, spicca la Mazuela, che ha adottato il nome della località di riferimento della DOP (Denominazione d'Origine Protetta): Cariñena. Vini bianchi, rosati e rossi giovani, invecchiati e riserva, vini dolci… un ampio ventaglio di possibilità per soddisfare tutti i gusti.
La DOP Cariñena dispone di 14.440 ettari di vigneti situati nella zona vinicola più antica, estesa e famosa dell'Aragona, oltre a essere una delle più storiche della Spagna. Qui abbiamo incontrato Nacho, uno dei più riconosciuti produttori in questa zona, che ci ha fatto scoprire il terroir e la storia della sua cantina.
Last but not least, nonostante siamo state travolte da una vera e propria bomba d’acqua che ci ha quasi impedito di raggiungere la prossima destinazione, ci siamo armate di coraggio e abbiamo superato la tormenta per raggiungere Albarracín , e bisogna dire che ne è valsa davvero una pena. Una gemma nascosta nel cuore delle verdi montagne di roccia. Albarracín è un luogo unico. Camminare per le sue strade, lungo le sue mura e nei suoi monumenti è come fare un viaggio nel Medioevo. Abbiamo ammirato ogni angolo, le sue case rossastre, le sue porte e battenti, le sue piccole finestre con tende di pizzo o i suoi balconi di legno intagliato. Per non parlare della splendida vista che si gode dalla sua invidiabile posizione.
Con gli occhi e la pancia piena, torniamo in italia per festeggiare la Giornata Mondiale delle tapas!
Scopri di più nel nostro video.
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