ART EAT/A tavola con David Bowie: il genio della musica rock e il suo rapporto con il cibo

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David Robert Jones, in arte David Bowie, è uno dei personaggi più influenti e interessanti della musica e della cultura pop, dalla personalità poliedrica e in cambiamento continuo. La sua carriera ha portato la musica rock su una dimensione nuova, artistica, che si rifletteva anche sul mangiare. Il rapporto di David Bowie con il cibo riflette perfettamente la sua personalità: talvolta complicato e difficile, alternato da periodi più bui che lo hanno visto rifiutare quasi interamente il cibo come piacere. Ce lo rivela soprattutto il libro Strange Fascination: David Bowie: The Definitive Story di David Buckley, una biografia di Bowie molto accurata che l’autore ha composto con le interviste a coloro che erano stati più vicini al Duca Bianco. All’inizio della carriera, la dieta di Bowie non era raffinata come la sua musica, e nemmeno fra quelle consigliate dai nutrizionisti: fish and chips, cheeseburger, patatine e immensi boccali di birra, in particolare quelli serviti al The Three Tuns di Londra, il pub nella zona di Beckenham in cui si esibiva ai primi tempi. Oggi quel pub non esiste più, al suo posto si è affermata la cucina italiana del ristorante Zizzi. Sulle pareti esterne del locale, una targa appartenente al vecchio pub recita "David Bowie Rock Musician Lived in Beckenham & Launched His Career in The Three Tuns 1969 - 1973” (“Il musicista rock David Bowie visse a Beckenham e lanciò la sua carriera al The Three Tuns 1969-1973”)

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Ma il complicato periodo che visse successivamente, e l’assunzione di cocaina, resero difficilissimo il rapporto di David Bowie con il cibo. Durante la registrazione del decimo album, Station to Station, Bowie aveva cominciato a seguire una dieta un po’ particolare. I pasti erano due: uno alle 4 del mattino e uno alle 5 del pomeriggio, il menu prevedeva solo peperoni gialli o rossi, rigorosamente crudi, accompagnati da latte freddo. Un bel divertimento lo ebbe a Parigi, uscendo con l’amico Iggy Pop: la loro visione del cibo era orientata alla scoperta, ogni giorno provavano con curiosità un nuovo ristorante per conoscere sapori e ricette differenti, quasi sempre appartenenti a culture enogastronomiche lontane e allora comunemente etichettate come “etniche”. In particolare, Bowie apprezzava molto la cucina turca. Soffermarsi e immaginare di mangiare in giro per Berlino con Bowie e Iggy Pop, un sogno che con estrema trasparenza chiunque sarebbe stato davvero molto felice di vivere. L’amore per la ricerca e la conoscenza della cucina internazionale non si placarono, e in viaggio in Giappone Bowie cercava di scovare i migliori locali notturni di Tokyo, scoprendo okonomiyaki, yakitori o karaaghe nei migliori izakaya della città.

L’irrequietezza accompagnava il Duca Bianco anche a tavola, trasformandosi col tempo in scoperta del mondo e delle culture tramite i suoi sapori. Bowie aveva anche un suo panino preferito. La bella notizia è che esiste ancora e si può mangiare anche oggi, con un salto a New York. Nel 1996, quando viveva nella Grande Mela, Bowie frequentava una brasserie allora molto conosciuta, soprattutto tra chi lavorava nello spettacolo. Come riporta Eater in un articolo del 2020, il cuoco del posto, colpito dalla magrezza del cantante, gli preparava il suo sandwich del cuore: un croque madame farcito con prosciutto e una sorta di béchamel leggera fatta con gruviera, uova e birra. Quel cuoco, Luis Arce Mota, oggi è diventato un imprenditore e nello stesso posto ha aperto un locale che si chiama La Contenta, con un menu prevalentemente messicano di chilaquiles e torrejas. Ma su ordinazione prepara ancora quel famoso croque madame, il panino più amato da David Bowie.

credits copertina: The BlowUp - Unsplash

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